Coffee Break

Sfide interne agli Stati Uniti

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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • I leader dell'UE hanno discusso l'idea di potenziare le capacità militari attraverso la flessibilità fiscale e l'aumento del debito, scatenando un incremento dei rendimenti obbligazionari.
  • La BCE ha tagliato i tassi di interesse portandoli al 2,5%, a fronte del raffreddamento dell'inflazione nella regione. In prospettiva, le minacce dei dazi statunitensi e l'aumento della spesa pubblica rappresentano “incertezze straordinarie”.
  • L'economia statunitense ha creato il mese scorso altri 151.000 posti di lavoro, con la disoccupazione che è aumentata al 4,1%. I posti di lavoro del governo federale sono diminuiti di 10.000 unità.
  • In Cina, il rapporto di lavoro del governo 2025 si concentra sull'aumento della crescita economica attraverso il rafforzamento della domanda interna.

Dati ed eventi di questa settimana

  • Le sfide interne degli Stati Uniti saranno sotto i riflettori: l'accordo sul finanziamento pubblico volto a evitare uno shutdown e i dati preliminari del sondaggio dell'Università del Michigan forniranno indicazioni sull'attuale sentiment dei consumatori, mentre verranno esaminate anche le aspettative di inflazione.
  • Sono attese le dichiarazioni di diversi membri del consiglio direttivo della BCE, con la banca centrale che si trova ad affrontare sfide come l'inflazione, la crescita economica, le minacce di dazi doganali da parte degli Stati Uniti e il finanziamento del sostegno militare all'Ucraina.
  • Sul fronte dei dati, le pubblicazioni relative all'inflazione negli Stati Uniti e alla produzione industriale dei principali Stati membri dell'eurozona manterranno alta l'attenzione sull'attività economica e sull'andamento dei prezzi.
  • Sul fronte geopolitico, sono previsti l'incontro dei presidenti di Ucraina e Stati Uniti in Arabia Saudita, l'elezione di un nuovo leader e primo ministro da parte del partito liberale canadese e l'entrata in vigore di ulteriori dazi statunitensi su acciaio e alluminio.

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Negli Stati Uniti, il forte aumento dell'incertezza commerciale sta erodendo la fiducia e facendo arrancare la crescita economica, che secondo le proiezioni dovrebbe comunque superare il 2% nel 2025/26.
  • L'eurozona si trova ad affrontare una crescita inferiore all'1% destinata a protrarsi per tre anni consecutivi (2024-2026), con la BCE che dovrà necessariamente tagliare i tassi per via della debolezza delle condizioni interne. L'aumento della spesa pubblica per la difesa costituirà un sostegno per l'economia.
  • Nonostante l'aumento del debito e del deficit di bilancio, la Cina punta a raggiungere una crescita economica di circa il 5% nel 2025. L'ampliamento degli stimoli fiscali sosterrà la spesa dei consumatori e compenserà le pressioni economiche.

Rischi

  • La guerra commerciale è iniziata con l'imposizione da parte degli Stati Uniti di dazi del 20% sulle importazioni cinesi e l'annuncio di dazi analoghi sulle importazioni canadesi e messicane, poi rinviati, in parte, all'aprile 2025 a seguito di negoziati.
  • Al di là dell'impatto sull'inflazione, gli sconvolgimenti legati ai dazi riducono i volumi del commercio globale, indeboliscono la fiducia degli investitori e amplificano la volatilità delle valute, creando quindi difficoltà per la crescita.
  • Negli Stati Uniti, esiste il rischio interno che il mercato del lavoro smetta di irrigidirsi, dato che l'incertezza legata al commercio e al DOGE pesa su domanda e impiego.
  • In un contesto caratterizzato da una diplomazia imprevedibile, i mercati guardano alla fine della guerra in Ucraina come a un segnale positivo per l'euro e le azioni europee.

 

Strategia cross-asset

  1. Abbiamo iniziato il 2025 con una complessiva sovraponderazione sulle azioni globali. Il nostro approccio è bilanciato a livello settoriale e geografico in Europa, Cina e Stati Uniti. La volatilità è aumentata, ma noi manteniamo la rotta:
    • L'eurozona vive una situazione di incertezza, tra il cessate il fuoco in Ucraina, l'aumento della spesa pubblica e il rischio di dazi statunitensi. Al momento, il miglioramento degli indicatori del sentiment delle imprese, una banca centrale accomodante e le buone prospettive di crescita degli utili hanno creato un contesto più favorevole per le azioni europee. Siamo esposti ai titoli industriali e a media capitalizzazione, che hanno mostrato segnali di inversione di tendenza, offrendo un potenziale di recupero.
    • Ci manteniamo neutrali sulle azioni dei mercati emergenti, con qualche sfumatura. Siamo positivi sulla Cina rispetto all'India, poiché gli investitori stanno tornando a puntare sulla prima.
    • Finora, gli Stati Uniti sono stati trainati da una crescita economica solida e superiore al potenziale, oltre che da utili societari resilienti, ma i consumatori statunitensi si sentono ora meno sicuri. Nel breve termine, l'incertezza è cresciuta, alimentata dall'introduzione di un nuovo modello di IA cinese, da nuovi dazi e dalla possibilità di tagli alla spesa interna. Ci concentriamo in particolare sulla sanità.
    • La posizione sul Giappone è neutrale.
  2. Nel reddito fisso, la divergenza delle politiche monetarie tra economie avanzate ed emergenti complica il quadro finanziario globale. Mentre i tagli dei tassi nei mercati sviluppati accrescono la liquidità, le economie emergenti devono far fronte a condizioni monetarie più restrittive a causa di pressioni valutarie e rischi inflazionistici. Questa dicotomia sottolinea l'importanza di un posizionamento selettivo nei mercati del reddito fisso.
  3. Rispetto ai titoli di Stato:
    • Siamo long sulla duration in Europa, con una preferenza rispetto al debito statunitense.
    • Manteniamo un'allocazione neutrale sul debito dei mercati emergenti.
  4. Sul fronte del credito:
    • Restiamo complessivamente neutrali sull'Investment Grade e sull'High Yield, in quanto gli spread sono contratti e si prevedono pochissime insolvenze.
  5. Gli investimenti alternativi svolgono un ruolo fondamentale nella diversificazione del portafoglio:
    • I metalli preziosi, come l'argento e l'oro, restano interessanti come copertura contro l'inflazione e l'incertezza economica.
  6. Per ciò che riguarda le valute, i tassi di cambio rimarranno un punto focale nelle discussioni commerciali e nelle dinamiche di mercato generali:
    • Al momento, lo yen giapponese potrebbe apprezzarsi in risposta ai tassi più elevati nella regione e al suo status di bene rifugio.

Il nostro posizionamento

In un contesto caratterizzato da una maggiore volatilità dei mercati finanziari, manteniamo una posizione leggermente positiva sulle azioni globali e un approccio equilibrato tra settori e regioni. La questione fondamentale resta quella di stabilire se i recenti cambiamenti rappresentino fluttuazioni temporanee o trasformazioni strutturali. Ciò nonostante, essi stanno attivamente plasmando le tendenze del mercato e le strategie di investimento. L'Europa e la Cina presentano un potenziale di rialzo, a fronte di una serie di fattori macroeconomici, geopolitici e tecnologici. Nell'ambito del reddito fisso, manteniamo la nostra preferenza per la duration dell'Europa core (Germania), poiché prevediamo una crescita contenuta per il 2025 e ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE. Rimaniamo long sullo yen giapponese.

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