
L'economia globale ha accusato un lieve rallentamento, penalizzata dal minore contributo dei servizi al PMI mondiale e dalla partecipazione inferiore dei consumatori. L'inflazione ha continuato a diminuire negli Stati Uniti, sebbene con ritmo contenuto. Tuttavia, la tendenza del mercato è cambiata nel corso del mese in seguito alla crescente incertezza causata dall'imprevedibilità dell'amministrazione americana e dall'impatto dei dazi sull'economia.
La performance dei mercati azionari è risultata dispersa nel corso del mese. Le azioni statunitensi hanno accumulato ritardi, causati dalle molteplici compressioni dei titoli growth. In questo periodo le azioni europee e cinesi hanno sovraperformato, attirando gli investitori con le loro valutazioni meno care e i sostanziali programmi di investimento in difesa e tecnologia. A livello settoriale, gli investitori hanno privilegiato le azioni europee sui finanziari, le telecomunicazioni e gli industriali che hanno sovraperformato i beni di consumo discrezionali, le telecomunicazioni e gli industriali statunitensi.
I Treasury USA con scadenze superiori a 5 anni si sono contratti di circa 30 punti base, con gli investitori che si sono riposizionati su beni rifugio. Anche i prezzi dell'oro hanno continuato a salire. Gli spread corporate IG e HY hanno iniziato ad ampliarsi dopo la metà del mese, ma sono rimasti piuttosto isolati dai problemi che hanno afflitto l'universo azionario.
Nel mese HFRX Global Hedge Fund EUR ha reso +0,16%.
Azionari long/short (L/S)
Nel periodo le performance medie si sono rivelate lievemente positive, ma molto disperse in base allo stile e alla regione della strategia. Le strategie azionarie long/short con orientamento growth hanno accumulato ritardi a causa della sottoperformance delle loro posizioni long rispetto a quelle short. Questo è stato particolarmente il caso dei gestori specializzati o con ampi portafogli di titoli tecnologici e legati ai consumi. Le strategie difensive e incentrate sullo stile value hanno sovraperformato, poiché i gestori hanno beneficiato sia di un alfa positivo sia di un favorevole contesto di mercato. Le società e i temi più richiesti sono calati nella seconda parte del mese dato che, in questo quadro di maggiore incertezza economica, è più difficile giustificare multipli azionari elevati. Le inversioni di tendenza hanno messo in difficoltà gli investitori, in quanto la distruzione delle performance negli ultimi anni è stata amplificata da eventi di deleveraging che hanno interessato piattaforme di investimento molto estese. Tuttavia, le allocazioni di capitale ben diversificate su strategie azionarie long/short si sono dimostrate resilienti durante i ribassi del mercato e in grado di generare nel tempo solidi rendimenti corretti per il rischio. In un mondo segnato da un'incertezza prolungata e performance economiche divergenti, le azioni long/short sono capaci di ricavare alfa dalla crescente dispersione dei mercati.
Macro-globali
In media, le strategie macro-globali hanno generato nel periodo rendimenti leggermente positivi, rivelandosi al contempo abbastanza disperse. Le strategie direzionali con un'esposizione significativa al tema dell'intelligenza artificiale hanno perso terreno. Le posizioni long in azioni tecnologiche hanno subito molteplici compressioni e gli investimenti legati alla produzione di elettricità sono risultati anch'essi penalizzanti. A titolo di esempio in quest'ultimo ambito, gli investitori che detenevano futures sull'uranio hanno subito un calo dei prezzi, determinato dalle aspettative sulla fine della guerra e dalla cancellazione di alcuni contratti per i data center da parte degli hyperscaler. Per i gestori macro globali la gestione di livelli di volatilità più elevati, in parte ascrivibili all'iperattività della nuova amministrazione Trump, si rivela impegnativa. Allo stesso tempo, è un'importante fonte di opportunità. Il disaccoppiamento economico delle principali potenze regionali si è intensificato dall'inizio dell'anno, facendo emergere interessanti opportunità di investimento per i gestori macro.
Strategie quantitative
A febbraio le strategie quantitative multi-strategia hanno esibito in media rendimenti positivi nella fascia bassa dei valori a una cifra e sovraperformato le CTA, con contributi positivi distribuiti in modo piuttosto uniforme tra le varie asset class e strategie. I trend follower hanno vissuto un periodo più complesso, subendo i rendimenti negativi nel mese. I guadagni generati dalle azioni sono stati controbilanciati dalle posizioni in valute e commodity. Le operazioni sul reddito fisso hanno chiuso con modeste performance a causa di contributi eterogenei.
Arbitraggio sul fixed income
Dopo mesi di incertezza sulla persistenza dell'inflazione e sulla solidità economica, le banche centrali hanno optato per un approccio più dovish, riconoscendo la necessità di tagliare i tassi man mano che l'inflazione si normalizza al ribasso. Dall'inizio dell'anno, i dati economici hanno segnalato una crescente incertezza riguardo all'inflazione e alla crescita economica nei mercati sviluppati, con significative divergenze regionali. Negli Stati Uniti le contrastanti cifre macroeconomiche, unitamente ai potenziali impatti delle misure di Trump, hanno arrestato l'irripidimento della curva dei rendimenti. In Europa e nel Regno Unito, gli spread a 2-10 anni sono rimasti invariati, evidenziando come le dinamiche di mercato siano sempre meno correlate tra le varie regioni. La fine della politica monetaria ultra-accomodante in Giappone presenta opportunità sia relative value (RV) che direzionali. Questo contesto è stato molto favorevole per l'universo obbligazionario, sia per le strategie relative value che per quelle direzionali.
Arbitraggio sul rischio - Event driven
Le strategie event driven si sono comportate bene nel mese. Le performance medie hanno sfiorato il +1% con bassi livelli di dispersione. Sia gli arbitraggi su fusioni che le special situation hanno contribuito positivamente alla performance. Tra le operazioni che hanno sostenuto la performance vi sono la controfferta con un premio più alto da parte di Herc per la società H&E Equipment e l'approvazione dell'operazione Hashicorp/IBM da parte della FTC. L'elezione di Donald Trump ha indotto ad anticipare una grande mole di operazioni nel corso del 2025, in virtù di un approccio più favorevole alle imprese da parte dell'autorità di regolamentazione, un minore costo del debito e una notevole quantità di dry powder detenuta da sponsor privati. Stando agli specialisti del settore, a gennaio il volume delle operazioni è stato incoraggiante, ma a febbraio è sceso sensibilmente al di sotto delle attese.
Distressed
Dall'inizio dell'anno la ripresa della volatilità sui mercati azionari non si è ancora diffusa su quelli del credito. Sebbene questi ultimi abbiano iniziato a risalire alla fine di febbraio, rimangono vicini ai loro minimi storici. I gestori sono consapevoli degli attuali venti contrari per l'economia, ma la loro visione sul mercato del credito rimane piuttosto costruttiva. Al momento, gli specialisti distressed continuano a concentrarsi sulle opportunità idiosincratiche, ma prestano anche grande attenzione a eventuali crepe nel mercato. Una di queste sembra emergere nel segmento dei leverage loan. Negli ultimi 12 mesi, il numero di emittenti di obbligazioni High Yield statunitensi oggetto di upgrade è superiore del 20% rispetto a quelli di downgrade. Per gli emittenti di prestiti statunitensi, gli upgrade sono inferiori del 40% rispetto ai downgrade. Inoltre, secondo il JP Morgan Default Monitor, negli scorsi 12 mesi la percentuale di inadempienze sui prestiti, compresi gli esercizi di liability management, ha raggiunto il 3,9%, triplicando il numero di insolvenze high yield nello stesso periodo.
Credito long/short
I tassi di interesse di base rimangono ampi, offrendo agli investitori nel credito discreti rendimenti. Tuttavia, gli spread corporate sono vicini ai minimi storici. È lecito chiedersi se gli investitori siano adeguatamente remunerati per il rischio assunto. I gestori hanno concentrato il portafoglio sulle principali convinzioni a livello di fondamentali, rafforzato le coperture e ridotto la direzionalità delle strategie. D'altro canto, un mercato così ricco genera numerose opportunità per gli alfa short. Sebbene stia iniziando un ciclo ribassista, i tassi restano a livelli elevati, il che favorisce la generazione di alfa sia sulle posizioni long che su quelle short, poiché la ricerca fondamentale è un fattore sempre più determinante nella costruzione del portafoglio. Con l'aumento dei rischi idiosincratici e dell'incertezza geopolitica, gli approcci di investimento absolute return o hedged hanno acquisito maggiore rilevanza. La diversificazione del rischio è importante e dovrebbe essere parte integrante del processo di allocazione degli investimenti.