La scorsa settimana in sintesi
- L'indice PMI flash globale ha evidenziato il divario tra gli Stati Uniti e i mercati più deboli dell'eurozona e della Cina, ma ha smorzato le aspettative di nuovi tagli dei tassi da parte della Fed.
- Nell'eurozona, l'indice flash della fiducia dei consumatori è sceso leggermente al di sotto della media di lungo periodo, mentre i responsabili delle politiche della BCE hanno posto l'accento sull'inflazione troppo bassa.
- Dato che i titoli dei “Magnifici 7” rappresentano circa il 35% dell'indice S&P 500, le sorprese positive sugli utili di Tesla hanno avuto un impatto significativo.
- Le riunioni annuali del FMI e della Banca Mondiale hanno messo in evidenza la frammentazione geopolitica mondiale e il rischio di un malessere dovuto a bassa crescita e alto debito.
Dati ed eventi di questa settimana
- La stagione degli utili del terzo trimestre entra nel vivo, con cinque dei "Magnifici 7" che presentano questa settimana i loro bilanci: Amazon, Apple, Google, Meta e Microsoft.
- Il report sull'andamento del mercato del lavoro statunitense, insieme ai dati sui salari non agricoli e sul tasso di disoccupazione, fornirà indicazioni sullo stato di salute dell'economia statunitense, sebbene rischi distorsioni a causa dei recenti uragani e scioperi.
- Con l'approssimarsi delle elezioni presidenziali, negli Stati Uniti saranno forniti una miriade di dati sul settore immobiliare, sulla fiducia dei consumatori e sull'indice dei prezzi PCE.
- Nell'eurozona, è attesa la pubblicazione delle stime avanzate dei tassi di crescita del PIL e del tasso di inflazione preliminare di alcuni membri, in un contesto caratterizzato da costanti sfide economiche.
- Si prevede che la Banca del Giappone manterrà il suo approccio attendista, riducendo gradualmente gli acquisti di obbligazioni, mentre i dati sulla fiducia dei consumatori, sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio forniranno un contesto prezioso.
Convinzioni di investimento
Scenario di base
- L'economia degli Stati Uniti si trova in una fase ottimale: la crescita accelera, l'inflazione cala, la Federal Reserve allenta la politica monetaria e si prevede una spesa imponente da parte di entrambi i candidati alle elezioni presidenziali.
- Nel frattempo, il resto del mondo concentra la propria attenzione su geopolitica e crescita. La crescita economica in Cina necessita di un ulteriore sostegno, che sarebbe gradito anche nell'eurozona. Il taglio dei tassi della BCE dovrebbe essere d'aiuto.
- L'inflazione si sta raffreddando a un ritmo simile tra le varie regioni, anche se l'attività sembra aver cambiato passo solo negli Stati Uniti, mentre la Cina, all'estremo opposto, è stata spinta in deflazione.
Rischi
- Con i pronostici delle elezioni statunitensi divisi equamente, metà dell'elettorato è destinato a rimanere deluso. Ci si aspetta una spesa significativa da parte di entrambi i candidati, che si attesterà su un livello minimo nel breve termine, ma che porterà a un aumento del debito nel medio termine.
- Al di là delle azioni statunitensi, tali politiche, e nuovi dazi commerciali, avrebbero un effetto a catena sui mercati globali.
- I rischi geopolitici continuano a rappresentare una minaccia per la crescita globale e i prezzi dell'energia, in particolare con l'escalation delle tensioni in Medio Oriente e la guerra in corso in Ucraina.
Strategia cross-asset
- Il ciclo di allentamento globale e le azioni delle banche centrali offrono la prospettiva di un mix più favorevole di crescita e inflazione e hanno spinto molti indici azionari a nuovi massimi. Nel breve termine, prevediamo un aumento della volatilità dei mercati in occasione delle elezioni statunitensi.
- Il nostro posizionamento riflette la convinzione rispetto al miglioramento dei fondamentali, in particolare negli Stati Uniti, dove manteniamo una sovraponderazione sulle azioni. Di recente, abbiamo aggiunto le banche e le small e mid cap statunitensi, che apportano ciclicità alla strategia, mantenendo una duration lunga sul reddito fisso europeo.
- Negli Stati Uniti, la cautela sulla crescita sta svanendo e la Fed si è spinta oltre il necessario. Manteniamo una sovraponderazione sulle azioni statunitensi e siamo diversificati sul mercato generale.
- In Cina, la Banca popolare cinese e il governo hanno unito le forze per ripristinare la fiducia, definendo misure complete e dando impulso all'attività. Conserviamo una sovraponderazione sulle azioni dei mercati emergenti.
- Nell'Eurozona la crescita economica resta debole e l'incertezza politica sembra destinata a persistere. Il sostegno apportato da ulteriori tagli della BCE sarà ben gradito. Manteniamo una posizione complessivamente neutrale sui mercati azionari della regione.
- Siamo tatticamente neutrali sul Giappone. Il paese beneficia di fattori di sostegno strutturali, ma un ulteriore rafforzamento dello yen e le recenti incertezze politiche potrebbero rappresentare una sfida.
- Nell'allocazione al settore azionario:
- Valutiamo positivamente il settore sanitario, con gli utili in fase di miglioramento e la performance che risulta essere meno dipendente dalle condizioni economiche generali.
- Siamo acquirenti di immobili europei, che dovrebbero beneficiare di tassi di interesse più bassi.
- Siamo neutrali sul settore tecnologico e deteniamo alcune small and mid-cap statunitensi.
- Nell'allocazione al reddito fisso, i titoli di Stato rappresentano un investimento interessante a fronte del recente aumento dei rendimenti, in quanto offrono carry e una copertura in un portafoglio multi-asset. Inoltre, intravediamo poco spazio per un'ulteriore contrazione degli spread di credito:
- Conserviamo un orientamento long in termini di duration tramite la Germania, con una particolare attenzione agli emittenti di qualità. Siamo rientrati nel segmento dei Gilt britannici, poiché i rendimenti sono saliti di 50 pb nel giro di un mese, offrendo un punto di ingresso interessante.
- Siamo neutrali sulla duration statunitense.
- Deteniamo un'esposizione ridotta alle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti in presenza di spread particolarmente contratti.
- Restiamo neutrali sulle obbligazioni investment grade e high yield, indipendentemente dalla regione degli emittenti.
- Manteniamo un'allocazione sugli investimenti alternativi e sull'oro.
Il nostro posizionamento
Nel breve termine, prevediamo un aumento della volatilità dei mercati in occasione delle elezioni statunitensi. Attualmente ci troviamo in un ciclo di allentamento globale, con la maggior parte dei mercati sviluppati che sta rendendo più accomodanti le condizioni finanziarie. Sul fronte obbligazionario, le banche centrali stanno attraversando questo periodo in fasi diverse. Il contesto offre opportunità a quanti investono nel debito sovrano. Manteniamo una posizione di duration lunga, principalmente incentrata sulle obbligazioni tedesche, con una diversificazione nei Gilt britannici, e una posizione neutrale sulla duration statunitense. In termini di strategia creditizia, riconosciamo un potenziale limitato per un ulteriore restringimento degli spread, pertanto manteniamo una posizione neutrale sulle obbligazioni corporate Investment Grade e restiamo cauti sull'High Yield globale.
Sul fronte azionario manteniamo una sovraponderazione, che riflette la nostra fiducia nel sostegno fornito dal ciclo di allentamento in corso. Abbiamo una preferenza per gli Stati Uniti, dove la crescita è solida. Abbiamo aggiunto ciclicità al portafoglio attraverso le banche e le small e mid cap statunitensi e siamo acquirenti di azioni dei mercati emergenti.