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Lavoro e inflazione: i problemi chiave della settimana e di tutto il 2025

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La scorsa settimana in sintesi

  • Negli Stati Uniti, l'indice ISM manifatturiero è cresciuto a dicembre, pur rimanendo in territorio di contrazione a 49,3. I nuovi ordini sono migliorati, ma la componente dell'impiego resta debole.
  • La pubblicazione del PMI finale in tutto il mondo ha confermato la sovraperformance globale dei servizi, mentre il settore manifatturiero è rimasto l'anello debole.
  • La Cina ha annunciato l'intenzione di incrementare l'emissione di titoli del Tesoro ultra-lunghi nel 2025, per finanziare i sussidi ai consumatori e la riqualificazione delle imprese, segnalando quindi maggiori stimoli fiscali.
  • Il transito del gas naturale russo attraverso l'Ucraina verso l'Europa è cessato, con ripercussioni su paesi come l'Ungheria e la Slovacchia.

Dati ed eventi di questa settimana

  • È attesa la pubblicazione del report sull'andamento del mercato del lavoro statunitense di dicembre. Indicazioni sul tasso di disoccupazione saranno fornite dal precedente report JOLTS e dai dati sull'occupazione ADP.
  • I dati chiave sull'inflazione di eurozona e Cina metteranno in evidenza le tendenze globali. I dati flash sul CPI dell'eurozona fanno seguito alla recente sorpresa al rialzo della Spagna, mentre il CPI della Cina dovrebbe riflettere le sfide deflazionistiche in corso.
  • I verbali della riunione del FOMC forniranno alcuni chiarimenti sulle decisioni politiche della Federal Reserve di dicembre, in particolare in merito ai rischi di inflazione.
  • La Polonia ha assunto la presidenza del Consiglio dell'Unione europea dall'Ungheria il 1° gennaio 2025. La Polonia intende concentrarsi sul rafforzamento di varie dimensioni della sicurezza, tra cui quella esterna, interna, economica ed energetica.


Convinzioni di investimento

Scenario di base

La crescita globale è allineata alle aspettative, ma persistono disparità a livello regionale.

  • Negli Stati Uniti, la solida attività economica continua a essere sostenuta da utili aziendali resilienti e da prospettive ottimistiche alimentate da politiche interne di sostegno.
  • L'Europa si trova a far fronte a una crescita lenta e a prospettive di guadagno limitate, ostacolate da problemi strutturali e dalla continua incertezza politica nelle principali economie.
  • Per ciò che riguarda i mercati emergenti, la debolezza dei consumi e le pressioni deflazionistiche in Cina compromettono gli sforzi per raggiungere l'obiettivo di crescita del 5%, mentre l'intera regione è alle prese con la duplice pressione dei dazi statunitensi e del dollaro forte.

 

Rischi

  • Le tensioni geopolitiche e l'imprevedibilità delle politiche commerciali e delle relazioni diplomatiche comportano rischi significativi per la stabilità del mercato.
  • L'incertezza che circonda la presidenza di Donald Trump, in particolare per quanto riguarda dazi, tassazione e deregolamentazione, crea un panorama politico complesso e volatile per gli investitori.
  • Le politiche divergenti delle banche centrali di tutto il mondo potrebbero esacerbare la volatilità dei prezzi degli asset, indotta dalle diverse traiettorie dell'inflazione e dalle differenti strategie monetarie.

 

Strategia cross-asset

  1. Le nostre prospettive per le azioni sono ampiamente positive.
    • Soprattutto negli Stati Uniti, grazie alla solida crescita economica e alla resilienza degli utili societari.
    • Ci concentriamo in particolare sui settori ciclici, che dovrebbero beneficiare delle politiche nazionali.
    • Le azioni europee restano invece sottopesate a causa del limitato potenziale di crescita degli utili, delle problematiche strutturali e dell'incertezza politica.
    • La posizione sul Giappone è neutrale.
    • I mercati emergenti offrono opportunità selettive, in particolare dove le valutazioni risultano interessanti, ma queste regioni devono affrontare le difficoltà rappresentate dai dazi statunitensi e dal dollaro forte, che potrebbero attenuare i guadagni.
  2. Nel reddito fisso:
    • Manteniamo una duration corta sugli Stati Uniti, a causa dei timori per le potenziali pressioni inflazionistiche legate alle incertezze politiche per la nuova amministrazione.
    • Preferiamo una duration lunga sulla Germania e il credito europeo, sostenuto da un contesto favorevole in termini di tassi d'interesse e crescita. Le obbligazioni europee fungono anche da copertura, data la loro correlazione negativa con le azioni in un contesto disinflazionistico.
  3. Gli investimenti alternativi svolgono un ruolo fondamentale nella diversificazione del portafoglio:
    • L'oro è favorito per le sue qualità protettive contro la volatilità dei mercati e i rischi geopolitici, nonostante la recente pressione esercitata dal rafforzamento del dollaro e dall'aumento dei tassi di interesse reali statunitensi.
  4. Per ciò che riguarda le valute, i tassi di cambio rimarranno un punto focale nelle discussioni commerciali e nelle dinamiche di mercato generali:
    • Le prospettive per il dollaro statunitense restano complesse, in quanto le dinamiche politiche interne possono sia sostenere che limitare il suo apprezzamento. Per ora, manteniamo una posizione lunga sull'USD.
    • Lo yen giapponese potrebbe apprezzarsi in risposta alla stabilizzazione economica globale e al suo status di bene rifugio.

Il nostro posizionamento

Il portafoglio è allineato a uno scenario di atterraggio morbido per la crescita globale ed enfatizza la resilienza delle azioni statunitensi e del reddito fisso europeo, mantenendo al contempo cautela nelle regioni che presentano rischi maggiori.

In prospettiva, gli investitori possono prevedere opportunità derivanti dalla normalizzazione della crescita cinese, dal potenziale allentamento delle tensioni commerciali e dal rinnovato interesse degli investitori per regioni o asset class sottovalutate.

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