Coffee Break

Nervosismo elettorale

Coffee Break :
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Gli elettori francesi hanno spinto l'estrema destra Raduno Nazionale di piombo forte in elezioni legislative al primo turno.
  • I dati statunitensi di maggio e le stime preliminari sull'inflazione di giugno di alcuni paesi membri dell'UE hanno confermato il raffreddamento.
  • A giugno, la Banca del Giappone ha discusso la necessità di un rialzo dei tassi di interesse a luglio, a fronte dei crescenti rischi inflazionistici.
  • Negli Stati Uniti, il primo dibattito presidenziale ha evidenziato un vantaggio per il candidato repubblicano Donald Trump.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Con l'aumento delle richieste di disoccupazione, gli investitori esamineranno con attenzione il report sull'andamento del mercato del lavoro statunitense.
  • Con la pubblicazione del CPI preliminare e dei dati sulle vendite al dettaglio dell'eurozona, oltre che del PMI finale globale, a rimanere sotto i riflettori saranno i consumatori, l'attività globale e l'inflazione nell'area dell'euro.
  • Nel Regno Unito si terranno le elezioni generali, mentre in Francia si svolgerà il 2o turno delle elezioni legislative.
  • Il Comitato centrale del Partito comunista cinese si riunirà per la sua 3a assemblea plenaria.


Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Di fronte alla crescente incertezza politica, in Europa appare giustificato un premio di rischio più elevato. Negli Stati Uniti, l’aggressivo repricing della politica monetaria della Federal Reserve è ormai ampiamente alle nostre spalle.
  • Al di là delle incertezze legate alle elezioni, la ripresa dell’attività nell’aera euro, dopo la quasi stagnazione, dovrebbe supportare le valutazioni azionarie. Gli indicatori prospettici puntano in questa direzione.
  • La tendenza globale alla disinflazione è stata confermata dai dati più recenti sull'inflazione. Nella fase attuale, i tassi d'interesse hanno raggiunto i livelli massimi e la crescita continua a mostrarsi resiliente.
  • L'attività economica cinese ha mostrato qualche debole segno di stabilizzazione, ma i prezzi mantengono una traiettoria deflazionistica, mentre la fiducia dei consumatori resta a livelli molto bassi.

 

Rischi

  • Le elezioni lampo in Francia hanno riportato i rischi politici al centro dell'attenzione dei mercati finanziari, in particolare per le azioni e il debito pubblico francesi. Prevediamo un rischio di declassamento o un outlook negativo in tutti gli scenari, dato che il rapporto debito/PIL è in aumento.
  • Rispetto all'outlook della crescita globale, i rischi geopolitici restano orientati al ribasso a fronte dell'evolversi della situazione nel Medio Oriente e del protrarsi della guerra in Ucraina.
  • I rendimenti obbligazionari devono essere monitorati, soprattutto alla luce delle divergenze tra la banca centrale statunitense e la sua controparte europea.
  • Sebbene improbabile, un'inflazione statunitense più persistente del previsto, associata a una crescita economica in fase di eccessivo rallentamento e a una disoccupazione in aumento, potrebbe costringere la Federal Reserve a riconsiderare le sue scelte.

 

Strategia cross-asset

  1. Poiché il recente aumento dell'incertezza politica si è riversato sui mercati finanziari e sugli asset francesi, determinando un leggero aumento della volatilità nella regione, manteniamo attualmente una leggera sovraponderazione sulle azioni.
  2. Abbiamo le seguenti convinzioni in materia di investimenti azionari regionali:
    • Neutrali sulle azioni dell'eurozona, in quanto il blocco si trova ad affrontare un aumento dell'incertezza politica e un premio per il rischio più elevato appare giustificato.
    • Leggero sovrappeso su Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, neutrali sui mercati emergenti.
    • In Giappone, l'uscita dalla deflazione pluridecennale e i frutti delle riforme della corporate governance dovrebbero compensare una banca centrale meno accomodante.
  3. Nell'allocazione al settore azionario:
    • Abbiamo una visione positiva sul settore della tecnologia: buoni utili nel primo trimestre e previsioni positive, rendimenti a lungo termine ai massimi, valutazioni ragionevoli, ampia leadership di mercato nel settore IT e relativa insensibilità del settore alle imminenti elezioni presidenziali statunitensi.
    • L'orientamento verso le small cap paneuropee ci offre il vantaggio di un'inflazione più bassa, di tassi di riferimento più bassi e di una crescita superiore alle attese.
  4. Per quanto concerne l'allocazione al reddito fisso:
    • Privilegiamo il carry agli spread, con particolare attenzione agli emittenti di qualità: per questo motivo ci manteniamo neutrali sulle obbligazioni europee periferiche e prediligiamo i paesi core. Continuiamo a tenere d'occhio gli spread OAT-Bund come indicatore chiave del rischio macro.
    • Rispetto ai titoli di Stato statunitensi, abbiamo colto un interessante punto di ingresso, con i rendimenti che ad aprile sono tornati a crescere fino al 4,7%.
    • Deteniamo un'esposizione relativamente ridotta alle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti in presenza di spread particolarmente ristretti e di un dollaro forte.
    • Restiamo neutrali sulle obbligazioni investment grade e high yield, indipendentemente dalla regione degli emittenti.
  5. Per ciò che riguarda la nostra strategia sul mercato valutario, conserviamo un atteggiamento positivo sulle valute legate alle materie prime, grazie alla ripresa del ciclo manifatturiero globale.
  6. Ci aspettiamo una buona performance degli investimenti alternativi, poiché presentano un certo livello di decorrelazione rispetto agli asset tradizionali, e manteniamo un'allocazione sull'oro.

 

Il nostro posizionamento

Le prospettive sull'azionario restano per noi positive, ma teniamo conto delle ultime novità in Francia. Siamo leggermente sovrappesati sulle azioni dei mercati sviluppati e neutrali sull'area euro. Siamo sovrappesati sui titoli tecnologici statunitensi e sulle piccole e medie imprese paneuropee, a testimonianza della nostra convinzione, incentrata su un'inflazione più contenuta, su tassi delle banche centrali più bassi e su una crescita economica più elevata del previsto. Siamo neutrali sull'azionario dei mercati emergenti, in attesa che la fiducia dei consumatori si consolidi. Sul fronte del reddito fisso, siamo positivi sulla duration dei paesi core europei, come bene rifugio, e sulla duration del Regno Unito. L'obiettivo di beneficiare del carry in un contesto di raffreddamento dell'inflazione e in attesa dei tagli dei tassi da parte della BCE e della BoE, quest'estate. Per quanto riguarda il credito, rimaniamo neutrali - High Yield e debito emergente - in presenza di spread molto ridotti e di un dollaro forte.

 

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