Un positivo inizio dell'anno

Titoli azionari europei: l'Europa sovraperforma gli Stati Uniti

A gennaio le azioni europee hanno chiuso il mese in rialzo, sovraperformando le omologhe statunitensi e riducendo in parte il divario a livello di valutazioni tra le due sponde dell'Atlantico. Oltre a multipli di valutazione interessanti, l'Eurozona ha beneficiato di dati macro in miglioramento (a gennaio il PMI composito è passato in territorio espansivo a 50,2 e le vendite al dettaglio sono aumentate per il quinto mese consecutivo) e del ciclo ribassista in corso da parte della Banca centrale europea (BCE), mentre la Fed ha deciso di sospendere i tagli dei tassi. Nel corso di gennaio la BCE ha abbassato il tasso di riferimento di 25 pb, fino al 2,75%, ma ritiene che questo livello sia ancora restrittivo, il che suggerisce ulteriori riduzioni nei prossimi mesi.

 

Nessuna dispersione significativa a livello di performance

Dall'ultimo Comitato (14 gennaio), le azioni europee si sono comportate bene, senza una forte dispersione tra le performance di small/mid cap e large cap. I titoli value hanno leggermente sovraperformato gli omologhi growth in tutte le capitalizzazioni di mercato.

I ciclici hanno sovraperformato il più ampio mercato, con una performance solida in tutti i settori. Nel novero dei migliori figurano i finanziari, il Real Estate e i beni di consumo discrezionali, seguiti da materiali e industriali.

Anche i settori difensivi hanno guadagnato terreno, in particolare sanità, beni di prima necessità e servizi di pubblica utilità, mentre l'energia ha esibito una performance più contenuta.

Infine, i servizi di comunicazione si sono distinti, mentre l'information technology ha sottoperformato, data la performance negativa di alcune società esposte all'IA che hanno risentito del lancio di DeepSeek.

In termini di singoli titoli, i principali contributi dall'ultimo Comitato provengono da: Spotify (+34%), SAP (+25%), Banco Santander (+18%) ed EssilorLuxottica (+16%).

 

Aspettative e valutazioni sugli utili

I fondamentali delle azioni europee permangono ben orientati. Le revisioni positive degli utili hanno favorito l'azionario locale. La crescita degli utili forward a dodici mesi si attesta ora all'8,3%, in ascesa rispetto all'ultimo Comitato (7,7%).

Il consenso prevede che questa crescita degli EPS sia trainata da information technology, beni di consumo discrezionali, servizi di comunicazione, industriali, materiali e sanità (con un incremento a due cifre per ciascuno di essi). Al contrario, energia e servizi di pubblica utilità restano gli unici settori a frenare gli utili previsti, con una crescita negativa.

I multipli di valutazione europei sono leggermente aumentati rispetto all'ultimo Comitato, con un P/E forward a 12 mesi di 14,0x (rispetto al precedente 13,3x), sempre nettamente inferiore ai multipli statunitensi (22,4x). I settori più costosi sono information technology e industriali (P/E rispettivamente di 26,9x e 19,0x), mentre l'energia e i finanziari sono i più economici (P/E rispettivamente di 7,9x e 9,6x).

 

Nessuna variazione ai rating europei

Non abbiamo apportato modifiche ai rating settoriali.

Abbiamo confermato la nostra visione positiva (+1) sulla sanità, poiché i fondamentali del settore restano solidi e l'esposizione al dollaro USA costituirà un fattore di sostegno.

Per gli altri settori presentiamo un rating neutrale. Tuttavia, siamo più ottimisti sui semiconduttori europei (ASML, Infineon) e nelle prossime settimane potremmo procedere a un upgrade in presenza di un interessante livello di ingresso. Il settore dovrebbe infatti trarre vantaggio dalla ripresa dell'elettronica di consumo nel secondo semestre 2025 e nel 2026.

 

 

Titoli azionari statunitensi: un ottimo inizio anno

I mercati azionari statunitensi hanno iniziato l'anno in bellezza, sostenuti dal ritorno del presidente Trump alla Casa Bianca, che ha alimentato le aspettative di deregolamentazione e tagli alle imposte. Sebbene il clamore suscitato dalla società cinese di intelligenza artificiale DeepSeek abbia causato un breve episodio di volatilità nel settore tecnologico statunitense, la fiducia degli investitori si è mantenuta intatta. Gli operatori di mercato hanno continuato a puntare sul vigore dell'economia statunitense e hanno ribadito la loro fiducia nella leadership del paese nell'universo dell'IA.

 

Dispersione delle performance

Nelle scorse settimane le azioni statunitensi si sono comportate bene, confermando la loro traiettoria ascendente nonostante la temporanea volatilità seguita all'annuncio della società cinese di IA DeepSeek.

Le performance settoriali sono state molto eterogenee. I finanziari hanno sovraperformato il mercato generale, spinti dalle aspettative di una minore regolamentazione e dagli eccellenti risultati per il quarto trimestre. Anche i beni di prima necessità (soprattutto nei segmenti distribuzione e retail, che risentono meno dei potenziali dazi e di un dollaro USA più forte) hanno esibito rendimenti interessanti. Immobiliare e sanità hanno parimenti conseguito una pregevole performance rispetto al mercato.

Il settore energetico è stato l'unico a chiudere con rendimenti negativi, in quanto i prezzi del greggio Brent sono scesi sotto i 74 dollari al barile. L'information technology ha sottoperformato, in particolare i titoli delle large cap e i principali beneficiari dell'IA, poiché gli investitori hanno reagito alla capacità di DeepSeek di sviluppare modelli di IA efficienti e a basso costo. Anche i beni di consumo discrezionali e gli industriali hanno accumulato ritardi rispetto al mercato generale.

 

Stagione degli utili per il uqarto trimestre del 2024 in corso

Gli investitori si concentrano attualmente sulle pubblicazioni degli utili aziendali. Al momento della redazione, oltre il 60% delle società comprese nell'indice S&P 500 ha comunicato i risultati effettivi.

Di queste, il 77% ha riportato utili per azione superiori alle aspettative, con una crescita su base annua complessiva del 16,4%, la più alta dal T4 2021. In media, secondo il rapporto Earnings Insight di FactSet, le società hanno superato le stime sugli utili del 7,5%.

Otto degli undici settori hanno fatto segnare una crescita degli utili, con i finanziari, i servizi di comunicazione, la tecnologia e la sanità che hanno realizzato guadagni a due cifre. L'energia, invece, resta il settore più debole, con un calo degli utili a due cifre.

In prospettiva, si prevede che la crescita degli utili nei prossimi 12 mesi si avvicinerà al 14%, trainata soprattutto da information technology, sanità e industriali. In questo contesto, il rapporto prezzo/utili forward a 12 mesi del S&P 500 si attesta a 22, superiore alle medie a 5 e 10 anni, ma non eccessivamente elevato.

 

Upgrade per la sanità

Abbiamo mantenuto un approccio strategico coerente all'esposizione settoriale, continuando a privilegiare i settori ciclici come gli industriali e i finanziari.

  • Gli industriali sono destinati a beneficiare delle tendenze di reshoring in atto, della prospettiva di tagli alle imposte in seguito alla rielezione di Trump e delle aspettative di un'economia più solida.
  • I finanziari sono ben posizionati per trarre vantaggio da normative meno stringenti, una maggiore attività di M&A, tassi di interesse a lungo termine più elevati e iniziative potenzialmente più favorevoli per gli azionisti, tra cui le distribuzioni di dividendi e i rendimenti del capitale.
  • Tuttavia, abbiamo proceduto a un upgrade della sanità, portandola da neutrale a +1, sulla base di quanto segue:
    • Prospettive sulla crescita degli utili favorevoli, con stime per il 2025 superiori alla media del mercato in tutte le Regioni e con una base di confronto più propizia rispetto a settori come l'IT.
    • Valutazioni interessanti, sia rispetto ad altri settori sia ai dati storici.
    • La sanità ha tipicamente sovraperformato nei 12 mesi successivi alle elezioni presidenziali statunitensi.
    • Impatto limitato dei dazi che, seppur presenti, dovrebbero rivelarsi meno significativi rispetto ad altri settori.
    • Occorre però prestare attenzione alle numerose incognite che ancora circondano la politica sanitaria sotto l'amministrazione Trump (prezzi dei farmaci, sviluppi di Medicare/Medicaid, organizzazione del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, ecc.).

 

Titoli azionari emergenti: in ritardo rispetto ai mercati sviluppati

A gennaio l'indice MSCI EM ha guadagnato +1,7% (in USD), sottoperformando i mercati sviluppati (3,5%). Il mese è iniziato in modo positivo, con un dollaro USA più debole, un miglioramento del sentiment per i titoli tecnologici legati all'IA e prezzi delle commodity resilienti. Tuttavia, l'ottimismo si è affievolito verso la fine del mese in seguito all'annuncio di nuovi dazi statunitensi su Canada (25%), Messico (25%) e Cina (10%). Dopo alcuni negoziati, i dazi su Canada e Messico sono stati sospesi.

L'America Latina è risalita con decisione (+9,4%), riprendendosi dalla volatilità macroeconomica dello scorso anno (anche le valute Latam si sono comportate bene). Nel frattempo, il lancio di DeepSeek, un modello avanzato di IA che fornisce risultati di alto livello a costi contenuti, è stato un importante catalizzatore per il settore cinese dell'IA. Gli investitori hanno quindi preferito i software applicativi basati sull'IA ai tradizionali investimenti in hardware e data center.

Sul fronte delle commodity, il greggio Brent è balzato del +2,8%, mentre l'oro (+6,6%) e l'argento (+10,3%) sono cresciuti sulla scia della domanda di beni rifugio in un contesto segnato da incertezze geopolitiche. I rendimenti dei Treasury USA hanno chiuso il mese al 4,58%, in calo dai massimi di metà mese. Taiwan ha beneficiato della robusta domanda nel settore dei semiconduttori, trainata dall'accelerazione dell'IA. La Corea, invece, è stata alle prese con l'instabilità politica, che ha minato la fiducia in settori chiave come quello tecnologico.

 

Outlook e driver

Nel 2025 la geopolitica resterà cruciale per le dinamiche dei mercati emergenti e non solo. L'amministrazione Trump solleva nuove incertezze sul fronte della politica commerciale. I mercati monitoreranno attentamente le future trattative commerciali, ma la portata e l'impatto dei potenziali dazi restano un'incognita, soprattutto per le economie emergenti che dipendono dalle esportazioni.

Il mercato cinese ha esibito un trend rialzista, sostenuto dalle aspettative di ulteriori stimoli mirati. Per i decisori politici si tratta di un momento critico: devono ripristinare la fiducia sociale e monitorare alcuni aspetti, tra cui il sostegno al mercato immobiliare, l'allentamento del credito e gli investimenti nel settore tecnologico.

A livello tematico, l'IA continua a trainare la crescita settoriale nei mercati emergenti. L'avvento di DeepSeek evidenzia che le opportunità di investimento correlate all'IA nei mercati emergenti si rivelano molto più ampie di quanto inizialmente previsto, estendendosi oltre l'infrastruttura per l'IA fino allo sviluppo di software IA competitivi a livello globale.

Sullo sfondo di un'intensa volatilità dei mercati, è essenziale un approccio di investimento reattivo, selettivo e flessibile. Il portafoglio beneficia dei suoi punti di forza per calibrare dinamicamente l'esposizione al rischio, sfruttare i cambiamenti macroeconomici e posizionarsi su temi strutturali ad alta convinzione sul lungo termine.

 

AGGIORNAMENTO DEL POSIZIONAMENTO

Regioni

Preferenza regionale: Cina > India - La Cina è in ripresa grazie ai migliori fondamentali macro e al sentiment di mercato positivo del mercato, mentre l'India sembra essere giunta all'apice, con conseguente rotazione degli investitori verso la Cina.

Cina

  • Abbiamo rivisto al rialzo diversi settori in Cina (si veda di seguito), alla luce delle solide prospettive di e-commerce, veicoli elettrici e media.
  • I timori per i dazi si sono attenuati, rivelandosi meno dirompenti del previsto, nonostante la volatilità persistente.
  • Il successo di DeepSeek rafforza il settore tecnologico cinese, favorendo i guadagni di software, cloud e produttori di chip. Il rally rimane concentrato.
  • I dati economici hanno mostrato un miglioramento incrementale. La prossima riunione per la politica è programmata a marzo. Diversi saranno i temi all'ordine del giorno: rilanciare i consumi, sostenere il settore immobiliare e stabilizzare gli investimenti esteri e i mercati azionari.

India

Il mercato ha raggiunto l'apice, con valutazioni elevate, stagioni degli utili deludenti e un'ondata di IPO. Gli investitori stanno ruotando verso la Cina. L'incontro Modi-Trump a Washington è un evento chiave da seguire per potenziali cambiamenti di politica.

 

Settori

Automobilistico: restiamo neutrali in ragione delle prospettive contrastanti in India e Corea.

Cina, beni di consumo discrezionali: abbiamo rivisto positivamente il settore per la posizione dominante a livello globale di diversi comparti, come l'e-commerce e i veicoli elettrici.

Cina, e-commerce: Alibaba è in trattativa con Apple per fornire servizi di IA esclusivi in Cina. Le pressioni geopolitiche si sono attenuate per PDD e i risultati di Temu si sono dimostrati resilienti.

Cina, veicoli elettrici: il settore cinese dei veicoli elettrici si conferma solido, grazie all'indiscussa leadership globale di BYD, alla continua espansione di Xiaomi e alla significativa ristrutturazione della supply chain di Xpeng.

Cina, media: abbiamo proceduto a un upgrade per il settore cinese dei media. Tencent è la più grande società di servizi IT del paese e serve oltre un miliardo di utenti in tutto il mondo attraverso social media, gaming e video brevi. Gli investimenti in IA della società fanno emergere un ulteriore potenziale di rialzo a lungo termine.

I metalli preziosi, in particolare l'oro, sono in ascesa, sospinti dagli acquisti delle banche centrali e dalle incertezze mondiali.

Tecnologia: abbiamo optato per un approccio più selettivo. Abbiamo adeguato l'esposizione ruotando in parte verso la Cina, dove emergono nuove opportunità.

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