Coffee Break

Tutti gli occhi puntati su Nvidia

Coffee Break :
  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • Ad aprile, i prezzi al consumo sono cresciuti del 3,4% su base annua, mostrando finalmente segnali di rallentamento. I rendimenti statunitensi sono calati, mentre le azioni hanno registrato un aumento.
  • Il presidente della Fed Jerome Powell ha rassicurato gli investitori, affermando come il mercato stia ormai scendendo a patti con l'idea di tassi elevati per un periodo più lungo.
  • Nell'eurozona, le stime relative al tasso di crescita del PIL hanno evidenziato una ripresa dalla stagnazione, con un'espansione dello 0,3% nel primo trimestre del 2024.
  • Secondo le stime, l'economia giapponese ha subito una contrazione del -0,5% nel primo trimestre, poiché i consumatori hanno ridotto la spesa a fronte dell'elevato costo della vita e del rallentamento dei salari.
  • Il governo cinese ha annunciato la vendita di obbligazioni sovrane speciali, aprendo la strada a un maggiore sostegno politico volto a stimolare la debole domanda di credito.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • Negli Stati Uniti, verranno pubblicati i verbali del FOMC, che confermeranno l'inclinazione della politica monetaria a breve termine della Fed, mentre Nvidia comunicherà gli utili del primo trimestre fiscale del 2024.
  • Sono in programma le riunioni delle banche centrali di diversi paesi in via di sviluppo, tra cui Indonesia, Messico, Corea del Sud e Turchia. Tutte si trovano ad affrontare il problema di un dollaro forte pur avendo la necessità di dimostrarsi accomodanti.
  • Grande attenzione sarà rivolta agli indici PMI flash globali che verranno pubblicati giovedì, perché permetteranno di valutare la crescita delle principali economie mentre si attenuano i timori per l'inflazione. Anche il Regno Unito e il Giappone pubblicheranno i dati sull'inflazione.
  • Nell'eurozona, i dati sulla fiducia dei consumatori e sulla pubblicazione delle immatricolazioni di nuove autovetture rafforzeranno le conclusioni della riunione di politica non monetaria della BCE.


Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il flusso di notizie degli Stati Uniti è ora in contrasto con quello di Europa e Cina: i dati economici più deboli del previsto negli Stati Uniti sono compensati da sorprese positive in queste ultime regioni. La buona notizia è che il repricing aggressivo relativo ai tagli dei tassi della Fed ha con buona probabilità esaurito il suo corso.
  • Nell'eurozona, contrariamente alle aspettative di una fase caratterizzata da una "quasi stagnazione", i dati del PIL del primo trimestre mostrano una ripresa, che dovrebbe rappresentare un sostegno per le valutazioni azionarie. Gli indicatori prospettici puntano indubbiamente in questa direzione.
  • Le tendenze di disinflazione globali sono state confermate dai dati più recenti: dal calo del prezzo del petrolio alle pubblicazioni relative ai prezzi al consumo di aprile. Nella fase attuale, i tassi d'interesse hanno raggiunto i livelli massimi e la crescita continua a mostrarsi resiliente.
  • L'attività economica cinese ha mostrato qualche debole segno di stabilizzazione, mentre i prezzi mantengono una traiettoria deflazionistica.

 

Rischi

  • Le eventuali impennate nei rendimenti statunitensi, nel prezzo del petrolio e nell'USD sono le principali variabili da tenere d'occhio. Rispetto all'outlook della crescita globale, i rischi geopolitici restano orientati al ribasso a fronte dell'evolversi della situazione nel Medio Oriente e del protrarsi della guerra in Ucraina.
  • I rendimenti obbligazionari devono essere monitorati, soprattutto alla luce delle divergenze tra l'economia statunitense e la sua controparte europea.
  • Un'inflazione statunitense più persistente del previsto associata, a una crescita economica in fase di eccessivo rallentamento e a una disoccupazione in aumento, potrebbe costringere la Federal Reserve a riconsiderare le sue scelte.

 

Strategia cross-asset

  1. Rafforziamo ulteriormente la nostra visione passando da un leggero sovrappeso a una sovraponderazione azionaria. I recenti indicatori di attività e gli imminenti tagli dei tassi potrebbero sostenere ulteriormente i mercati.
  2. Abbiamo le seguenti convinzioni di investimento:
    • Aumentiamo l'esposizione ai mercati sviluppati esclusi gli Stati Uniti (ossia Europa e Giappone), portandola a una leggera sovraponderazione.
    • Nell'eurozona, continuiamo ad aggiungere una dose di beta e di ciclicità al portafoglio, per beneficiare di un ampliamento dello scenario favorevole, caratterizzato da un'inflazione più bassa e una crescita più alta del previsto.
    • Nel Regno Unito, le valutazioni sono interessanti.
    • In Giappone, l'uscita dalla deflazione pluridecennale e i frutti delle riforme della corporate governance dovrebbero compensare una banca centrale meno accomodante.
  3. Per quanto concerne l'allocazione al reddito fisso:
    • Privilegiamo il carry agli spread.
    • Rispetto ai titoli di Stato statunitensi, abbiamo raggiunto l'interessante punto di ingresso che cercavamo, con i rendimenti che ad aprile sono tornati a crescere fino al 4,7%.
    • Manteniamo un giudizio positivo sulla duration europea, paesi non-core compresi. I prossimi tagli e l'allentamento dell'inflazione dovrebbero sostenere la classe di asset.
    • Abbiamo ridotto la nostra esposizione alle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti in presenza di spread particolarmente ristretti e di un dollaro forte.
    • Restiamo neutrali sulle obbligazioni investment grade e high yield, indipendentemente dalla regione degli emittenti.
  4. Per ciò che riguarda la nostra strategia sul mercato valutario, conserviamo un atteggiamento positivo sulle valute legate alle materie prime, grazie alla ripresa del ciclo manifatturiero globale, e abbiamo ridotto la nostra posizione lunga sullo yen giapponese dato che la BoJ appare eccessivamente prudente.
  5. Ci aspettiamo una buona performance degli investimenti alternativi, poiché presentano un certo livello di decorrelazione rispetto agli asset tradizionali, e manteniamo un'allocazione sull'oro.

 

Il nostro posizionamento

Il nostro outlook sulle azioni resta positivo. Abbiamo accresciuto ulteriormente il nostro giudizio passando da un leggero sovrappeso a una posizione di sovraponderazione, con una preferenza per i mercati sviluppati (Stati Uniti, Europa e Giappone) rispetto a quelli emergenti. Con l'aggiunta della ciclicità al portafoglio, la strategia beneficia della ripresa dei PMI e dei tagli dei tassi da parte delle banche centrali, che, tra l'altro, dovrebbero fungere da limite per i rendimenti obbligazionari a lungo termine, sostenendo la nostra visione positiva sull'eurozona, sui relativi paesi periferici e sul debito sovrano statunitense. Ci manteniamo neutrali sui crediti investment grade e high yield, indipendentemente dalla regione, poiché preferiamo il carry agli spread.

 

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