La scorsa settimana in sintesi
- Le stime flash dei PMI della zona euro sono scese a 59,5, ben al di sopra del livello medio registrato nel T2, il che indica una maggiore solidità della crescita, situazione che emerge anche dall'indice IFO tedesco.
- Negli Stati Uniti, la Camera ha approvato un pacchetto di spesa da 3.500 miliardi di dollari, aprendo la strada ai negoziati su un disegno di legge di riconciliazione. I PMI del settore manifatturiero e dei servizi sono stati inferiori alle previsioni.
- Per quanto riguarda il COVID-19, le restrizioni alla mobilità globale sono ai minimi post pandemia e i dati indicano che la variante delta non sta mettendo a rischio la ripresa, ma pesano i lockdown in alcuni Paesi del Pacifico (ad es. Nuova Zelanda, Australia e Vietnam).
- Pochi giorni prima della fine delle evacuazioni aeree, un attentato suicida all'aeroporto di Kabul ha segnato il giorno peggiore in fatto di decessi tra l'esercito americano in Afghanistan dal 2011.
Dati ed eventi di questa settimana
- I mercati metabolizzeranno il discorso di Jerome Powell a Jackson Hole, in cui il presidente della Fed ha indicato che sarebbe opportuno iniziare a ridurre gli acquisti di obbligazioni entro la fine dell'anno.
- Sul fronte dei dati, il rapporto sull'occupazione statunitense dovrebbe indicare un incremento di oltre 750.000 posti di lavoro, mentre nella zona euro verranno pubblicate le stime flash sull'IPC prima della riunione della BCE della settimana successiva.
- Sulla scena politica, la campagna elettorale tedesca sarà al centro dell'attenzione, poiché i sondaggi indicano una corsa estremamente serrata, con la necessità di una coalizione a tre partiti per ottenere la maggioranza al Bundestag.
- In ambito geopolitico, gli sviluppi in Afghanistan rimarranno sotto i riflettori, anche se per il momento le implicazioni dirette sui mercati dei Paesi sviluppati sono state limitate.