La scorsa settimana in sintesi
- L’estate è iniziata in sordina, con la stima flash sul PMI globale dell’attività manifatturiera e dei servizi.
- A maggio, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate di uno scarso 0,1% su base mensile, un dato inferiore allo 0,2% previsto.
- La fiducia dei consumatori dell’area euro ha mostrato lievi segni di miglioramento, raggiungendo il livello più alto dal febbraio 2022, ma è ancora inferiore alla media di lungo periodo.
- La Banca nazionale svizzera ha ridotto il proprio tasso di riferimento di 25 punti base, portandolo all'1,25%, mentre la Banca d'Inghilterra sembra pronta a tagliare i tassi nella prossima riunione.
Dati ed eventi di questa settimana
- L'attenzione si concentrerà sull'inflazione: sono infatti previsti i dati preliminari di alcuni stati membri dell'UE, i dati finali canadesi, l'IPC giapponese e il PCE statunitense.
- Sempre negli Stati Uniti, le richieste di mutui, le vendite di nuove abitazioni e l'indice dei prezzi delle case ci daranno il polso del mercato immobiliare
- Il Summary of Opinions della Bank of Japan ci fornirà alcuni elementi di interpretazione sull'ultima riunione di politica monetaria dell’istituto centrale e sul suo impegno a ridurre gli acquisti di obbligazioni di stato nipponiche.
- Sul fronte politico, gli eventi di spicco sono il primo dibattito delle presidenziali statunitensi tra Donald Trump e Joe Biden, un vertice dei leader dell'UE e il primo turno delle elezioni legislative in Francia.
Convinzioni di investimento
Scenario di base
- Di fronte alla crescente incertezza politica, in Europa appare giustificato un premio di rischio più elevato. Negli Stati Uniti, l’aggressivo repricing della politica monetaria della Federal Reserve è ormai ampiamente alle nostre spalle.
- Al di là delle incertezze legate alle elezioni, la ripresa dell’attività nell’aera euro, dopo la quasi stagnazione, dovrebbe supportare le valutazioni azionarie. Gli indicatori prospettici puntano in questa direzione.
- La tendenza globale alla disinflazione è stata confermata dai dati più recenti sull'inflazione. Nella fase attuale, i tassi d'interesse hanno raggiunto i livelli massimi e la crescita continua a mostrarsi resiliente.
- L'attività economica cinese ha mostrato qualche debole segno di stabilizzazione, ma i prezzi mantengono una traiettoria deflazionistica, mentre la fiducia dei consumatori resta a livelli molto bassi.
Rischi
- In Francia, la vittoria dell'estrema destra alle elezioni del Parlamento europeo ha spinto il presidente francese Emmanuel Macron a sciogliere il parlamento e a indire nuove elezioni legislative. Questa novità ha riportato il rischio politico al centro dell'attenzione dei mercati finanziari, in particolare per le azioni e il debito pubblico francesi.
- Rispetto all'outlook della crescita globale, i rischi geopolitici restano orientati al ribasso a fronte dell'evolversi della situazione nel Medio Oriente e del protrarsi della guerra in Ucraina.
- I rendimenti obbligazionari devono essere monitorati, soprattutto alla luce delle divergenze tra la banca centrale statunitense e la sua controparte europea.
- Anche se improbabile, un'inflazione statunitense più persistente del previsto, associata a una crescita economica in fase di eccessivo rallentamento e a una disoccupazione in aumento, potrebbe costringere la Federal Reserve a riconsiderare le sue scelte.
Strategia cross-asset
- A seguito della recente ondata di incertezza politica, che ha influenzato i mercati finanziari e gli asset francesi, determinando un leggero aumento della volatilità nella regione, stiamo sovrappesando leggermente le azioni.
- Abbiamo le seguenti convinzioni regionali di investimento azionario:
- Neutralità sull'azionario dell'area euro, in quanto il blocco si trova ad affrontare una crescente incertezza politica e un premio per il rischio più elevato appare giustificato.
- Leggero sovrappeso su Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, neutralità sui mercati emergenti.
- In Giappone, l'uscita dalla deflazione pluridecennale e i frutti delle riforme della corporate governance dovrebbero compensare una banca centrale meno accomodante.
- Nell'allocazione al settore azionario:
- La nostra visione del settore tecnologico è positiva: utili e guidance positivi nel 1° trimestre, rendimenti a lungo termine in ascesa, valutazioni ragionevoli, ampia leadership di mercato nell'IT e relativa insensibilità del settore alle imminenti elezioni presidenziali statunitensi.
- L'orientamento verso le small cap paneuropee ci permette di beneficiare di un'inflazione più contenuta, di tassi delle banche centrali più bassi e di una crescita superiore alle attese.
- Per quanto concerne l'allocazione al reddito fisso:
- Agli spread preferiamo il carry, con un'attenzione particolare agli emittenti di qualità; per questo siamo neutrali sulle obbligazioni europee periferiche e preferiamo i paesi core.
- Rispetto ai titoli di Stato statunitensi, abbiamo colto un interessante punto di ingresso, con i rendimenti che ad aprile sono tornati a crescere fino al 4,7%.
- Deteniamo un'esposizione relativamente ridotta alle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti in presenza di spread particolarmente ristretti e di un dollaro forte.
- Restiamo neutrali sulle obbligazioni investment grade e high yield, indipendentemente dalla regione degli emittenti.
- Nella nostra strategia forex, siamo positivi sulle valute delle materie prime, a seguito della ripresa del ciclo produttivo globale.
- Ci aspettiamo una buona performance degli investimenti alternativi, poiché presentano un certo livello di decorrelazione rispetto agli asset tradizionali, e manteniamo un'allocazione sull'oro.
Il nostro posizionamento
Le prospettive sull'azionario restano per noi positive, ma teniamo conto delle ultime novità in Francia. Siamo leggermente sovrappesati sulle azioni dei mercati sviluppati e neutrali sull'area euro. Siamo sovrappesati sui titoli tecnologici statunitensi e sulle piccole e medie imprese paneuropee, a testimonianza della nostra convinzione, incentrata su un'inflazione più contenuta, su tassi delle banche centrali più bassi e su una crescita economica più elevata del previsto. Siamo neutrali sull'azionario dei mercati emergenti, in attesa che la fiducia dei consumatori si consolidi. Sul fronte del reddito fisso, siamo positivi sulla duration dei paesi core europei, come bene rifugio, e sulla duration del Regno Unito. L'obiettivo di beneficiare del carry in un contesto di raffreddamento dell'inflazione e in attesa dei tagli dei tassi da parte della BCE e della BoE, quest'estate. Per quanto riguarda il credito, rimaniamo neutrali - High Yield e debito emergente - in presenza di spread molto ridotti e di un dollaro forte.