La scorsa settimana in sintesi
- Il CPI statunitense è cresciuto del 2,4% su base annua, ovvero un po' più del previsto. Trattandosi comunque del livello di crescita più basso dal febbraio 2021, consente alla Fed di proseguire sulla strada dell'allentamento.
- Dai verbali della Fed di settembre è emerso come la maggior parte dei funzionari si sia espressa a favore di un taglio di mezzo punto dei tassi, ma con l'accordo sul fatto che ciò non avrebbe necessariamente determinato tagli futuri.
- In Francia, la pubblicazione del bilancio 2025 ha confermato una sostanziale stretta fiscale che, se attuata, dovrebbe pesare sulla crescita. Dal 1978, la Francia ha registrato un solo anno (2013) in cui le misure di consolidamento sono state maggiori.
- In Giappone, il nuovo primo ministro Shigeru Ishiba ha sciolto la Camera bassa e ha indetto elezioni lampo per il 27 ottobre.
Dati ed eventi di questa settimana
- L'eurozona sarà sotto i riflettori, in attesa di una decisione da parte della BCE in merito ai tassi di interesse per sostenere l'economia in crisi.
- Negli Stati Uniti, i dati preliminari su concessioni edilizie e cantieri residenziali, le richieste di mutui e i discorsi dei vari membri del FOMC manterranno alta l'attenzione degli investitori sulla prossima mossa in materia di politica monetaria.
- In Cina, i dati sull'indice dei prezzi delle case, sul tasso di crescita del PIL, sulle vendite al dettaglio e sul tasso di disoccupazione dovrebbero iniziare a riflettere presto una ripresa della fiducia dei consumatori.
- Comincia la stagione degli utili del terzo trimestre per le società comprese nell'indice S&P 500, con Johnson & Johnson, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company e le grandi banche statunitensi che annunceranno i loro risultati.
Convinzioni di investimento
Scenario di base
- Gli Stati Uniti si trovano in una fase ottimale: la crescita accelera, l'inflazione cala, la Federal Reserve allenta la politica monetaria e si prevede una spesa imponente da parte di entrambi i candidati alle elezioni presidenziali.
- Nel frattempo, il resto del mondo concentra la propria attenzione su geopolitica e crescita. La crescita economica in Cina necessita di un ulteriore sostegno, che sarebbe gradito anche nell'eurozona.
- L'inflazione si sta raffreddando a un ritmo simile tra le varie regioni, anche se l'attività sembra aver cambiato passo solo negli Stati Uniti, mentre la Cina, all'estremo opposto, è stata spinta in deflazione.
Rischi
- I rischi geopolitici continuano a rappresentare una minaccia per la crescita globale e i prezzi dell'energia, in particolare con l'escalation delle tensioni in Medio Oriente e l'improbabile partecipazione della Russia ai colloqui di pace con l'Ucraina.
- Con i pronostici delle elezioni statunitensi divisi equamente, metà dell'elettorato è destinato a rimanere deluso. Ci si aspetta una spesa significativa da parte di entrambi i candidati, che si attesterà su un livello minimo nel breve termine, ma che porterà a un aumento del debito nel medio termine.
- Al di là delle azioni statunitensi, tali politiche, e nuovi dazi commerciali, avrebbero un effetto a catena sui mercati globali.
Strategia cross-asset
- Il ciclo di allentamento globale e le azioni delle banche centrali offrono la prospettiva di un mix più favorevole di crescita e inflazione e hanno spinto molti indici azionari a nuovi massimi.
- Il nostro posizionamento riflette la nostra convinzione rispetto al miglioramento dei fondamentali: optiamo per una sovraponderazione sulle azioni, pur mantenendo una duration lunga sul reddito fisso europeo.
- Negli Stati Uniti, la cautela sulla crescita sta svanendo e la Fed si sta spingendo oltre il necessario. Manteniamo una sovraponderazione sulle azioni statunitensi.
- In Cina, la Banca popolare cinese e il governo hanno unito le forze per ripristinare la fiducia, definendo misure complete e dando impulso all'attività. Conserviamo una sovraponderazione sulle azioni dei mercati emergenti.
- Nell'eurozona, la crescita economica resta debole e l'incertezza politica sembra destinata a persistere. Il sostegno apportato da ulteriori tagli della BCE sarà ben gradito. Manteniamo una posizione complessivamente neutrale sui mercati azionari della regione.
- Siamo tatticamente neutrali sul Giappone. Il paese beneficia di fattori di sostegno strutturali, ma un ulteriore rafforzamento dello yen e le incertezze politiche emergenti potrebbero rappresentare una sfida.
- Nell'allocazione al settore azionario:
- Valutiamo positivamente il settore sanitario, con gli utili in fase di miglioramento e la performance che risulta essere meno dipendente dalle condizioni economiche generali.
- Siamo acquirenti di immobili europei, che dovrebbero beneficiare di tassi di interesse più bassi.
- Siamo neutrali sul settore tecnologico e deteniamo alcune small and mid-cap statunitensi.
- Nell'allocazione al reddito fisso, i titoli di Stato rappresentano un investimento interessante a fronte del recente aumento dei rendimenti, in quanto offrono carry e una copertura in un portafoglio multi-asset. Inoltre, intravediamo poco spazio per un'ulteriore contrazione degli spread di credito:
- Conserviamo un orientamento long in termini di duration tramite la Germania, con una particolare attenzione agli emittenti di qualità. Cominciamo a rientrare nel segmento dei Gilt britannici, poiché i rendimenti sono saliti di 50 pb nel giro di un mese, offrendo un punto di ingresso interessante.
- Siamo neutrali sulla duration statunitense.
- Deteniamo un'esposizione ridotta alle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti in presenza di spread particolarmente contratti.
- Restiamo neutrali sulle obbligazioni investment grade e high yield, indipendentemente dalla regione degli emittenti.
- Manteniamo un'allocazione sugli investimenti alternativi e sull'oro.
Il nostro posizionamento
Ci troviamo in un ciclo di allentamento globale, in quanto la maggior parte dei mercati sviluppati sta allentando le condizioni finanziarie, sebbene le principali banche centrali si trovino in punti diversi di questa fase. Ciò presenta opportunità per gli investitori.
Abbiamo aggiunto alcuni Gilt britannici alla nostra allocazione al reddito fisso, poiché riteniamo che anche il Regno Unito dovrebbe continuare a ridurre i tassi. Per il resto, la strategia obbligazionaria è rimasta stabile, con una duration lunga tramite le obbligazioni tedesche, un'allocazione neutrale all'investment grade corporate e cautela sull'high yield globale.
La strategia di sovraponderazione sulle azioni riflette la nostra fiducia nel sostegno fornito dal ciclo di allentamento. Manteniamo una preferenza per gli Stati Uniti, dove la crescita è resiliente, e un approccio più tattico ai mercati emergenti, con il mercato cinese che ha recentemente guadagnato slancio.