Coffee Break


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  • Settimana

La scorsa settimana in sintesi

  • La Reserve Bank of Australia e la Bank of Canada hanno riavviato il ciclo di inasprimento temporaneamente sospeso e aumentato i tassi di riferimento di 25 pb ciascuna.
  • Le pubblicazioni economiche cinesi hanno evidenziato una ripresa deludente, a fronte delle difficoltà dovute all'indebolimento della domanda e al crollo delle esportazioni.
  • Negli Stati Uniti, il settore dei servizi a maggio è cresciuto di poco, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione hanno raggiunto i massimi livelli dall'ottobre 2021, cosa che suggerisce una crescita degli annunci di licenziamenti.
  • I timori legati alla domanda hanno limitato i guadagni sui prezzi del petrolio, a seguito del taglio alla produzione annunciato dall'Arabia Saudita e dai paesi membri dell'OPEC+.

 

Dati ed eventi di questa settimana

  • La Federal Reserve, la Banca centrale europea e la Banca del Giappone si riuniranno per prendere decisioni in materia di politica monetaria.
  • Sono attesi i dati sull'inflazione di paesi chiave, in particolare quelli degli Stati Uniti, che verranno resi noti appena prima del FOMC. Secondo le previsioni, il quadro che dovrebbe emergerne è quello di un graduale declino.
  • I dati qualitativi preliminari pubblicati dall'Università del Michigan e l'indice del sentiment economico ZEW mostreranno l'impatto dei costi di finanziamento più elevati e della risoluzione sul limite al tetto del debito statunitense.
  • In Asia, Cina e Giappone pubblicheranno dati relativi all'attività e al commercio. Mentre la ripresa della Cina è in stallo, il Giappone sta beneficiando di una ampio afflusso di turisti internazionali grazie allo Yen più debole.

 

Convinzioni di investimento

Scenario di base

  • Il nostro scenario principale prevede una crescita contenuta sia negli Stati Uniti che nell'eurozona e resta il più verosimile. La portata del rischio di ribasso del mercato dipenderà dal rallentamento dell'economia. Nel nostro scenario centrale, dovrebbe limitarsi a un trading range rigido.
  • In prospettiva, tutti i nostri scenari economici (benché con diverse traiettorie) puntano a un calo della crescita, dell'inflazione, dei tassi dei Fed Fund e dei rendimenti delle obbligazioni decennali entro la fine del prossimo anno.
  • Nell'eurozona, l'attesa nuova fase caratterizzata da una crescita economica più lenta e timori ciclici crescenti è già probabilmente cominciata. Il deterioramento nei dati economici è stato generalizzato. Dopo aver raggiunto il picco a febbraio, gli indicatori della sorpresa economica sono calati bruscamente in territorio negativo.
  • Sul fronte dei mercati emergenti, la domanda repressa cinese ha rappresentato un elemento favorevole, sebbene non si sia ancora materializzato uno slancio solido e sostenibile alla base della riapertura. Chiaramente, questa non è la ripresa post-pandemia su cui il mondo stava scommettendo.

 

Rischi

  • La più forte stretta monetaria degli ultimi quarant'anni ha determinato un significativo inasprimento delle condizioni finanziarie. Di recente, negli Stati Uniti sono riemersi rischi per la stabilità finanziaria, che sembrano però essersi stabilizzati.
  • A seguito dell'importante calo delle sorprese sul fronte della crescita in tutte le principali regioni, le previsioni stanno diventando meno incoraggianti.
  • In Europa in particolare, riteniamo che la crescita sia a rischio, specialmente di ribasso. La BCE sta usando toni aggressivi e le tensioni geopolitiche non sono d'aiuto.
  • Nel complesso, le banche centrali si trovano a percorrere un sentiero stretto e dovranno trovare un compromesso tra stabilità dei prezzi (mantenendo i tassi a livelli restrittivi per un periodo più lungo di quello attualmente scontato) e stabilità finanziaria (azione decisiva per evitare il materializzarsi di un rischio sistemico).

 

Strategia cross-asset

  1. Manteniamo una posizione neutrale sulle azioni, considerato il potenziale di rialzo limitato. Per le azioni sembra già scontato uno scenario economico positivo, che limiterà pertanto ulteriori rialzi. Ci concentriamo a raccogliere il carry e manteniamo una duration leggermente lunga.
  2. Nell'ambito di un posizionamento complessivamente neutrale sulle azioni, abbiamo convinzioni su asset specifici:
    • In termini di regioni, crediamo nei mercati emergenti, che dovrebbero beneficiare dei cicli economici e monetari divergenti rispetto ai mercati sviluppati, considerato che le azioni europee sono state di recente declassate.
    • In questa fase del ciclo, prediligiamo i titoli difensivi rispetto a quelli ciclici, come ad esempio sanità e beni di consumo di base. Quest'ultimo dovrebbe garantire una certa stabilità: nessun impatto negativo risultante dalla guerra in Ucraina, carattere difensivo, scarsa dipendenza economica, innovazione e valutazioni interessanti. Il primo, invece, il potere di determinazione dei prezzi.
    • A più lungo termine, prediligiamo le tematiche d'investimento correlate alla transizione energetica, a fronte del crescente interesse verso i settori legati al clima e all'economia circolare. Manteniamo la tecnologia nelle nostre convinzioni di lungo termine, perché ci aspettiamo che l'automazione e la robotica proseguano la loro ripresa dal 2022.
  3. Nell'allocazione obbligazionaria, abbiamo un posizionamento di sovrappeso:
    • La nostra visione positiva sui titoli di Stato statunitensi dipende dal fatto che il rallentamento risulta in fase avanzata nella regione. Non ci aspettiamo da parte della Fed un allentamento tanto imminente quanto atteso dai mercati. Manteniamo un posizionamento neutrale rispetto alla duration dell'UEM.
    • Optiamo per un sovrappeso sul credito investment grade: una solida convinzione sin dall'inizio del 2023, dato che carry e duration offrono una protezione e noi ci concentriamo sugli emittenti europei.
    • Siamo più prudenti sulle obbligazioni High Yield, poiché il forte inasprimento degli standard di credito dovrebbe agire come un ostacolo.
    • Siamo acquirenti di obbligazioni emergenti, che continuano a offrire il carry più interessante. L'atteggiamento accomodante delle banche centrali dovrebbe risultare favorevole. Il posizionamento degli investitori è ancora moderato, a seguito dei deflussi del 2022. E non è previsto un rafforzamento dell'USD.
  4. Conserviamo un'esposizione ad alcune materie prime, tra cui l'oro, e a valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese.
  5. Su un orizzonte di medio termine, ci aspettiamo una buona performance da parte degli investimenti alternativi.

 

Il nostro posizionamento

La strategia azionaria complessiva è neutrale, con una preferenza per i mercati emergenti. Di recente, abbiamo assunto una posizione di leggero sottopeso sulle azioni dell'eurozona, a seguito della sovraperformance della regione e del recente deterioramento degli indicatori ciclici. A fronte dell'allocazione azionaria, manteniamo un posizionamento neutrale su Stati Uniti, Giappone ed Europa ex-UEM. La nostra strategia di asset allocation "di fine ciclo" ruota attorno a settori difensivi, credito e lunga duration.

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