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Una strategia tematica al di sopra della media

Johan Van Der Biest
Deputy Head of Thematic Global Equity
Allan Foll
Fund Manager
Jonas Brisard
Deputy Head of Thematic Global Equity

Quali sono i principali cambiamenti demografi ci a livello globale?

La popolazione mondiale continua a crescere di circa 70 milioni di persone ogni anno. Ha superato gli 8 miliardi nel 2022 e secondo le Nazioni Unite dovrebbe raggiungere i 9 miliardi entro il 2037. Questa crescita, associata al cambiamento dei modelli di consumo, alimenta la domanda di risorse naturali e genererà, secondo la Banca Mondiale, entro il 2030, un aumento della domanda del 35% per il cibo, del 40% per l’acqua e del 50% per l’energia a livello mondiale.

Inoltre, la classe media globale sta crescendo, in particolare in Asia, e si prevede che entro il 2030 ne farà parte un miliardo di asiatici, rendendo l’Asia il più grande consumatore del mondo.

Anche l’urbanizzazione sta progredendo: secondo le Nazioni Unite, entro il 2050, più di due terzi della popolazione mondiale vivrà in aree urbane.

Infine, l’invecchiamento della popolazione crea sfide nel mercato del lavoro e nei sistemi sociale e sanitario.

Questi sviluppi hanno tutti i tipi di impatti sul pianeta e generano anche numerose opportunità di investimento. 

In che modo la strategia demografi ca di Candriam sfrutta questi temi?

Abbiamo creato questa strategia perché offra una più vasta scelta in modo da sfruttare molti degli aspetti che incidono sui cambiamenti demografici. Quindi, ad esempio, con una popolazione in crescita, il mondo avrà bisogno di più risorse e investire in energia potrebbe essere un modo logico di sfruttare tale necessità. Al contempo, è necessario minimizzare i cambiamenti climatici e la distruzione del pianeta, quindi siamo alla ricerca di aziende in grado di ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente. Aziende per il trattamento delle acque, ad esempio. Capitalizziamo sull’invecchiamento della popolazione principalmente attraverso i titoli del settore della salute, ma anche attraverso le attività per il tempo libero predilette dagli anziani. Le navi da crociera sarebbero una possibilità, sebbene non vi abbiamo ancora investito. E attiriamo il consumatore dei mercati emergenti attraverso marchi globali considerati estremamente interessanti nei paesi emergenti, come le aziende dell’alimentare di qualità e quelle dei beni di lusso.

Come appare la strategia?

È una strategia azionaria globale che investe principalmente in grandi e note società e ha una leggera propensione nei confronti del fattore qualità: non investiremo in una società con un bilancio negativo. Abbiamo identificato una serie di temi legati ai cambiamenti demografici: risorse naturali, urbanizzazione, sviluppo sostenibile e ambiente, salute, stile di vita più sano, pensione e risparmi, consumo nei mercati emergenti ed evoluzione delle abitudini dei consumatori (comprese quelle digitali). Almeno il 30% delle vendite di un’azienda deve essere collegato a questi temi. Si tratta di una strategia high-conviction che detiene 70 titoli al massimo[1], ma cerchiamo di ridurne la volatilità il più possibile attraverso l’esposizione a un ampio spettro di temi ed evitando le small cap, ove possibile. Se da un lato cerchiamo di sfruttare i temi dei mercati emergenti, in generale preferiamo le azioni dei mercati sviluppati che lo fanno per conseguire questo obiettivo, inoltre l’esposizione limitata alle valute dei mercati emergenti riduce ulteriormente la volatilità.

Peraltro, i criteri ESG[2] sono integrati al nostro processo di investimento. Valutiamo l’esposizione delle attività delle società ai grandi temi sostenibili nonché la gestione delle parti interessate.

Escludiamo preventivamente le società che non rispettano i 10 principi del Global Compact delle Nazioni Unite così come quelle coinvolte in attività controverse quali armamenti, tabacco, carbone termico e altre aree che non consideriamo sostenibili.

La strategia è bottom-up[3] o top-down[4]?

Siamo estremamente bottom-up, ma se ciò si traduce in un’allocazione Paese o settoriale non adeguatamente diversificata, cercheremo di vedere se è in sintonia con lo scenario macroeconomico e apporteremmo le eventuali modifiche. Ad esempio, se la nostra analisi bottom-up si traduce in un’allocation del 60% intitoli difensivi verso i beni di prima necessità in un momento in cui l’economia globale è in accelerazione, sottoperformeremmo notevolmente l’indice MSCI World©. Quindi, in questo caso, attenueremmo la propensione, ma senza invertirla completamente, poiché è l’approccio bottom-up a essere più importante.

Non preferiamo mai un tema rispetto a un altro. Ad esempio, non diremo che quest’anno preferiamo il tema dell’invecchiamento demografico, mentre l’anno successivo quello dell’urbanizzazione. I temi in cui investiamo sono tutti a lungo termine ed è impossibile definire le tempistiche con precisione.

Quali sono le credenziali di Candriam nella gestione di questo tipo di strategia?

Candriam opera nell’ambito dell’investimento tematico da oltre 20 anni e ha accumulato oltre 11,1 miliardi di dollari di attività (alla fine del 2023) in strategie tematiche in questo periodo. Conosciamo le insidie che tali strategie possono comportare, ed è per questo che ci assicuriamo che il fondo non sia mai troppo esposto a un Paese o a un settore. Abbiamo osservato come alcuni fondi tematici abbiano un focus molto ristretto, portando a rendimenti altamente volatili, ed è per questo che abbiamo creato questo fondo al fine di avere una scelta molto più ampia e di essere in grado di adattarsi al contesto macroeconomico.

Cosa distingue la vostra strategia dalle altre sul mercato?

Una delle cose che abbiamo fatto è renderla il più ampia possibile per evitare una concentrazione eccessiva. Di fatto, mentre molte altre strategie demografiche si concentrano sull’invecchiamento, noi siamo anche fortemente esposti ad altri temi come il consumo nei mercati emergenti. Ciò significa che la nostra strategia non dovrebbe avere anni di boom e anni di contrazione così come per molte altre strategie tematiche.

Una strategia tematica al di sopra della media

Le strategie tematiche stanno crescendo rapidamente in popolarità, ma talvolta espongono gli investitori a oscillazioni altamente indesiderate. Johan Van Der Biest, Allan Foll e Jonas Brisard spiegano come la strategia demografica di Candriam capitalizzi su alcuni dei trend principali del mondo di oggi limitando al contempo la volatilità.

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[1] Dati indicativi che possono variare nel tempo.
[2] Non prendiamo in considerazione i settori esclusi dalla “Candriam Exclusion Policy” consultabile su https://www.candriam.com/it-it/professional/insight-overview/publications/#transparency
[3] L’approccio bottom-up permette di selezionare le azioni in base alle performance di un’azienda.
[4] L’allocazione top-dow è determinata dalle nostre previsioni complessive sull’andamento dell’economia mondiale e si restringe poi gradualmente a regioni, Paesi e settori.

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