Quest'anno il rally natalizio è iniziato con un mese di anticipo e Babbo Natale si è trasferito dal Polo Nord alla Florida. A dicembre alcuni dei vincitori del "Trump trade" hanno ceduto parte dei guadagni conseguiti nel mese precedente. I fondamentali economici restano solidi, ma un'inflazione più ostinata del previsto, accompagnata da un approccio aggressivo della Federal Reserve, ha innescato una correzione del mercato a ridosso delle festività natalizie. Sebbene la retorica dell'eccezionalismo americano sia ancora presente, molti investitori temevano l'impatto dei tassi di interesse, destinati a restare più alti più a lungo.
Gli indici azionari delle small e mid cap statunitensi hanno accumulato ritardi, generando rendimenti negativi nella fascia alta dei valori a singola cifra. Dall’altro lato, l'azionario taiwanese, a trazione tecnologica, ha sovraperformato, così come l'omologo giapponese, sostenuto da un calo dello yen. A livello settoriale, i ciclici come i materiali, l'energia o gli industriali sono rimasti indietro rispetto al mercato, una dinamica imputabile in parte alla scelta degli investitori di ridurre l'esposizione ai temi popolari. I titoli dei beni di consumo discrezionali hanno sovraperformato nel mese grazie, tra l'altro, a una robusta spesa per i beni di lusso.
I rendimenti dell’obbligazionario per le emissioni sovrane negli Stati Uniti e in Europa, si sono ampliati tra i 20 e i 40 punti base sulle scadenze superiori a 5 anni. Anche gli spread societari nell'investment grade e nell'high yield sono aumentati nel corso del periodo, pur rimanendo vicini a minimi storici.
Nel mese HFRX Global Hedge Fund EUR ha reso il -0,11%.
Azionari long - short (L/S)
Guardando agli indici e ai peer group di Prime Brokers, a dicembre le strategie azionarie long/short hanno, in media, conseguito performance negative. Per i gestori che investono in Nord America il risultato è stato amplificato dall'inversione del "Trump trade". Le strategie incentrate sull'Europa e l'Asia sono riuscite a sovraperformare i rispettivi indici di riferimento e a generare persino rendimenti assoluti positivi. Tuttavia, sebbene nell'ultimo mese i gestori azionari long/short abbiano deluso, l'anno si è rivelato nel complesso eccellente per la categoria. In media, le strategie hanno esibito una solida performance assoluta, trainate da un alfa elevato in entrambi i portafogli. Nell'universo azionario i titoli tecnologici e i temi legati all'IA restano al centro della scena e questo può rappresentare un freno alla generazione di alfa a causa della scarsa ampiezza del mercato. Mentre questo effetto ha ostacolato i coefficienti di upside capture per le strategie orientate agli Stati Uniti, il fenomeno è risultato più blando in Europa e Asia, dove le strategie azionarie long/short sono state in grado di eguagliare o sovraperformare i rispettivi indici di riferimento. L'universo azionario long/short presenta numerosissime opportunità ed è diversificato sul piano stilistico. Sullo sfondo di una prolungata incertezza e performance economiche eterogenee, le strategie azionarie long/short sono ben posizionate per trarre vantaggio dalle maggiori opportunità di mercato e dalla crescente divergenza economica.
Macro globali
I fondi macro-globali hanno registrato performance disperse nel corso del mese, con in media un rendimento positivo nella fascia bassa dei valori a una cifra. I contributi positivi delle posizioni long sul dollaro sono stati compensati dagli investimenti azionari long. Le performance nell'intero 2024 sono state discrete, ma anche molto eterogenee. I driver della performance nell'anno sono risultati abbastanza omogenei, con apporti positivi provenienti soprattutto da valute, azioni e credito. Il trading sui tassi si è rivelato impegnativo a causa dell'inversione delle tendenze nella parte posteriore della curva. Una strategia macro-globale discretamente diversificata ha ottenuto nell'anno un rendimento positivo nella fascia da media ad alta dei valori a una cifra. Un dato nettamente inferiore a un coefficiente di upside capture del 50% rispetto alle azioni mondiali, ma è riconducibile a una cauta allocazione del rischio di capitale in un contesto molto incerto e a un sottopeso nei titoli tecnologici delle large cap. Al momento, il disaccoppiamento tra le principali potenze economiche regionali offre interessanti opportunità di investimento per i gestori macro-globali.
Strategie quantitative
Dicembre si è rivelato un ottimo mese per le strategie quantitative. I modelli quantitativi multi-strategia hanno sovraperformato ancora una volta i trend follower, ma entrambe le strategie hanno mediamente aggiunto valore ai portafogli, generando rendimenti positivi nella fascia media dei valori a una cifra. Nel mese, i guadagni realizzati dai modelli trend following sulle valute sono stati controbilanciati da obbligazioni, azioni e commodity. Le performance nell'intero anno dei trend follower sono risultate modeste, con contributi giunti principalmente dal trading su valute. Le posizioni sull’azionario si sono rivelate le più penalizzanti. I modelli quantitativi multi-strategia incentrati sulle blue chip si sono comportati bene, conseguendo nell'anno rendimenti positivi a due cifre. Nel novero dei migliori figurano anche i modelli di arbitraggio statistico azionario.
Arbitraggio sui Fixed-income
Dopo mesi di incertezza sulla persistenza dell'inflazione e sulla solidità economica, le banche centrali hanno adottato un approccio più dovish, riconoscendo la necessità di tagliare i tassi man mano che l'inflazione si normalizza al ribasso. Sebbene l'entità dei tagli sia ancora da determinare, questo cambio di rotta ha fatto emergere una serie di opportunità, con andamenti del mercato che differiscono in modo significativo da una regione all'altra. Negli Stati Uniti il mercato obbligazionario è salito e la curva dei rendimenti si è irripidita, poiché il numero di tagli dei tassi da attuare continua a dipendere in larga misura dai dati sull'inflazione. Nel frattempo, gli spread tra i rendimenti delle obbligazioni decennali europee e delle omologhe statunitensi e britanniche hanno raggiunto livelli storicamente elevati. Questo perchè la BCE è alle prese con un quadro economico molto diverso: inflazione in calo e rallentamento dell'economia. In Giappone la fine della politica monetaria ultra-accomodante offre opportunità sia relative value (RV) che direzionali. Questo contesto è stato molto favorevole per il reddito fisso, sia per le strategie relative value che per quelle direzionali, sebbene alcuni gestori direzionali abbiano dovuto fronteggiare delle sfide.
Arbitraggio sul rischio - Event driven
Gli indici delle strategie event driven hanno chiuso l'anno in territorio lievemente positivo. Le strategie di arbitraggio su fusioni sono state favorite dal completamento di alcune operazioni, come l'acquisizione di Catalent da parte di Novo Nordisk, e da un migliore sentiment del mercato per le opportunità future. Tuttavia, il 2024 è stato un altro anno di rendimenti deludenti, significativa dispersione nell'universo e performance inferiori alle attese. Le strategie incentrate sulle special situation hanno sovraperformato nel corso del mese e dall'inizio dell'anno. Le strategie valide sono state in grado di sfruttare le situazioni idiosincratiche. Le opportunità per gli arbitraggi su fusioni nel 2025 dovrebbero aumentare, alla luce di un'amministrazione molto più favorevole alle imprese. Tuttavia, la selezione delle operazioni resterà un elemento importante. Lo stile conflittuale del nuovo presidente americano potrebbe influire negativamente sulle operazioni transfrontaliere.
La stabilità della traiettoria dei tassi di interesse è un'altra fonte di preoccupazione, in quanto potrebbe limitare il numero di operazioni annunciate.
Distressed
Di recente, i tassi di default hanno iniziato ad aumentare ma, nel complesso, le insolvenze restano concentrate in specifici settori come, gli immobili per uffici o la logistica, le cui società hanno contratto ulteriori debiti durante la crisi del COVID, per soddisfare la crescente domanda dell'e-commerce. La maggior parte delle società, nel periodo 2020-2021, è stata in grado di rifinanziare il proprio debito preesistente a tassi più contenuti. Gli specialisti del settore distressed continuano a dedicarsi alle opportunità idiosincratiche, restando cauti nei confronti delle emissioni high yield, poiché gli spread sono vicini a minimi storici e hanno individuato crepe in aree specifiche del mercato dei prestiti. Le strategie di debito in sofferenza sono state in grado di cogliere interessanti opportunità di ristrutturazione dei bilanci e fornitura di liquidità a specifici operatori di mercato.
Credito long/short
I tassi di interesse di base rimangono ampi, offrendo discreti rendimenti agli investitori nel credito. Tuttavia, gli spread corporate sono vicini ai minimi storici. È lecito chiedersi se gli investitori siano adeguatamente remunerati per il rischio assunto. I gestori hanno concentrato il portafoglio sulle principali convinzioni a livello di fondamentali, rafforzato le coperture e ridotto la direzionalità delle strategie. D'altro canto, un mercato così ricco genera numerose opportunità per gli alfa short. Sebbene stia iniziando un ciclo ribassista, i tassi restano a livelli elevati favorendo la generazione di alfa sia sulle posizioni long che su quelle short, poiché la ricerca fondamentale è un fattore sempre più determinante nella costruzione del portafoglio. Con l'aumento dei rischi idiosincratici e dell'incertezza geopolitica, gli approcci di investimento absolute return o hedged hanno acquisito maggiore rilevanza. La diversificazione del rischio è importante e dovrebbe essere parte integrante del processo di allocazione degli investimenti.