La scorsa settimana in sintesi
- A fronte di un contesto caratterizzato da "rischi e difficoltà interne ed estere", l'economia cinese è cresciuta del 4,9% nel terzo trimestre rispetto al 5,2% delle aspettative. L'attività industriale è aumentata meno del previsto a settembre.
- I dati del PMI della zona euro hanno confermato l'attuale prospettiva economica: rallentamento della crescita a fronte di strozzature sul fronte dell'offerta e pressioni inflazionistiche.
- I leader dell'UE si sono incontrati per il Consiglio europeo. Le questioni più urgenti trattate sono state l'impennata dei prezzi dell'energia, i ritardi nelle campagne vaccinali dell'Europa orientale e l'aspra discussione con la Polonia sui principi dello stato di diritto.
- Jena Weidmann ha annunciato le sue dimissioni dalla Bundesbank entro la fine dell'anno, dopo avere contrastato spesso dal sola gli acquisti di obbligazioni e i tassi negativi.
Dati ed eventi di questa settimana
- Gli Stati Uniti pubblicheranno il dato su base trimestrale sul PIL del terzo trimestre. Quello precedente era pari al 6,7%, mentre quest'ultimo dovrebbe risultare inferiore, leggermente sopra il 3%.
- Le stime flash sull'IPC dei principali Paesi dovrebbero confermare le pressioni inflazionistiche già in corso, riaccendendo il dibattito su ciò che le banche centrali chiamano inflazione transitoria.
- Verranno pubblicati dati qualitativi sul sentiment dei consumatori e sul contesto di business nella zona euro e negli Stati Uniti, tra cui il dato definitivo dell'indice del sentiment di ottobre dell'Università del Michigan.
- La settimana si concluderà con il PMI composito cinese di ottobre.